mercoledì 9 novembre 2022

Come ottenere bonus caldaia 2022?

L’estate è ormai giunta al termine e con essa il caldo ha potuto cedere il posto a temperature decisamente più rigide, nonostante l’autunno che stiamo vivendo sia decisamente più mite del previsto. 

Tuttavia, arriverà presto il momento di affrontare la stagione invernale. A tal proposito, è bene essere a conoscenza del fatto che, grazie al bonus caldaie 2022, riscaldarsi potrà risultare più semplice ed economico di quanto preventivato.



Ma di cosa si tratta?

Per rispondere a questa domanda bisogna affidarsi all’Agenzia delle Entrate la quale ha disposto ed erogato un bonus muti-livello dedicato proprio all’acquisto di una caldaia nuova, a patto che quest’ultima risulti effettivamente ad alta efficienza energetica, il sito del marchio Vaillant offre qualche altra delucidazione. Dunque, stiamo parlando di quattro tipo di sgravi fiscali utilizzabili proprio nel momento in cui si deciderà di comprare una caldaia a condensazione appartenente almeno alla classe energetica A o superiore entro e non oltre la scadenza prefissata il giorno 31 dicembre 2022.

Ma quali sono i requisiti per l’effettivo ottenimento del bonus caldaia 2022?
Nel paragrafo successivo si troverà un’esaustiva risposta a questo quesito davvero fondamentale e, a tratti, piuttosto spinoso.

Bonus caldaia 2022: tutti i requisiti per ottenerlo senza problemi

Come accennato in precedenza, i bonus caldaia 2022 sono sostanzialmente di 4 tipologie diverse.

La prima di queste prevede uno sgravo fiscale pari al 50% del costo della stufa, ma potrà essere erogato soltanto in favore di tutti coloro che abbiano già usufruito del bonus dedicato alla ristrutturazione. 

Tuttavia, è possibile ottenerlo anche al momento dell’acquisto di una caldaia sprovvista di un sistema di termoregolazione evoluto, abbinandolo eventualmente al bonus mobili 2022. Chiaramente, il requisito fondamentale è che il sistema di riscaldamento rientri almeno nella classe energetica A, mentre il limite di spesa massimo si attesta sui 96.000 euro per tutte le spese sostenute fino al mese di dicembre 2022. Diversamente, per quanto riguarda le quote di restituzione, è importante sottolineare come queste siano ripartite a cadenza annuale e distribuite su un periodo di tempo pari a 10 anni.

La seconda tipologia di sgravo fiscale riguarda un bonus caldaia pari al 65%.
A tal proposito, per rientrare nei requisiti del bonus caldaia approfittando di una detrazione del 65% è possibile sfruttare l’opzione del cosiddetto ecobonus. In ogni caso, diversamente al precedentemente citato sconto del 50% è necessario rispettare un maggior numero di criteri per sbloccare l’erogazione dello sgravo in questione oltre all’acquisto di una caldaia classe A.

Tra questi rientra l’installazione di impianti destinati alla termoregolazione decisamente più evoluti, a partire dalla classe V fino alla VII.

Vediamole tutte nel dettaglio:



  • Classe V: questo impianto di termoregolazione domestico è provvisto di un apposito termostato d’ambiente modulante in grado di regolare la temperatura dell’acqua basandosi su quella ambientale.

  • Classe VI: questa categoria è completata da una centralina elettronica dedicata alla termoregolazione. Grazie a questo ritrovato tecnologico è possibile effettuare una regolazione dell’acqua tenendo in considerazione sia la temperatura interna che quella dell’ambiente esterno.

  • Classe VII: in questa fascia la centralina di controllo della temperatura sarà provvista di un maggior numero di sensori ambientali.



Dunque, tutti coloro che rientrano nell’ecobonus in questione potranno usufruire dello sconto pari al 65%, rispettando un ammontare massimo di 30.000 euro di spesa complessiva.

La terza tipologia di bonus caldaia è riservata alle strutture condominiali, infatti non saranno solamente gli appartamenti privati a beneficiare di questo incentivo fiscale. Infatti, anche i condomini potranno beneficiare di uno sgravo fiscale che può raggiungere addirittura il 70 o il 75% a fronte però di una spesa massima non superiore ai 40.000 euro. Diversamente, optando per ulteriori miglioramenti, tra cui le prestazioni antisismiche dell’edificio, lo scontro potrà attestarsi all’80/85% con un tetto di spesa pari a 136.000 euro.

Infine, l’ultima e quarta opzione per sfruttare il bonus caldaia 2022 è l’usufrutto dell’incentivo del 65% Conto Termico GSE. Tuttavia, per avere diritto a tale opportunità è fondamentale sostituire ogni impianto di climatizzazione invernale preesistente optando per un sistema a pompa di calore o scegliendo di installare il solare termico destinato all’acqua calda sanitaria.
In questo caso, l’accredito verrà bonificato direttamente sul proprio conto bancario entro 60 giorni dall’accettazione della domanda. 


I termini e le scadenze da rispettare per ottenere il bonus caldaia 2022

Come accennato all’inizio di questo articolo, la scadenza per gli edifici monofamiliari è fissata al 31 dicembre del 2022. Diversamente, per gli edifici condominiali, o per le unità plurifamiliari, il termine del bonus caldaia 2022 è stato stabilito per il 21 dicembre 2023.
Inoltre, per quanto riguarda il 110%, tale sgravo fiscale potrà essere applicato solamente nel caso in cui sia avvenuta la completa sostituzione di ogni impianto di riscaldamento preesistente, scegliendo la soluzione offerta dalla pompa di calore oppure optando per una caldaia a biomassa. Infatti, l’obbiettivo sarà quello di risparmiare più energia possibile, dunque l’efficienza energetica dell’edificio dovrà essere effettivamente incrementata e certificata appositamente da un progettista qualificato.

Infine, è importante sottolineare come il bonus caldaia 2022 possa essere richiesto da proprietari, nudi proprietari e da tutti coloro che usufruiscono dell’immobile. Quindi, lo sconto sull’acquisto di una nuova caldaia potrà essere a favore degli affittuari, dei locatari, ma anche da soggetti che usufruiscono di un comodato d’uso gratuito a patto di rispettare la scadenza del 31 dicembre 2022.

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