Durante l'estate tutti ci dimentichiamo dell'esistenza dell'impianto di riscaldamento della nostra casa, ma con l'avvicinarsi della fredda stagione ecco che torna il classico problema che la maggior parte delle persone tende a procrastinare: il controllo della caldaia.
BOLLINO BLU CALDAIE 2020, COS'E' E OGNI QUANTO VA FATTO
Il Bollino blu non è altro che un certificato rilasciato da un tecnico specializzato autorizzato dal Comune che attesta il corretto funzionamento della nostra caldaia. Esso sancisce che il nostro impianto è conforme ai criteri per la conduzione, il controllo, la revisione e manutenzione delle caldaie e condizionatori estivi stabilito dal decreto legge. A differenza degli anni precedenti la scadenza del Bollino blu non è più annuale, ma dipende dalle indicazioni riportate sul libretto d'uso e manutenzione dei singoli impianti. La durata della validità del bollino blu dipende quindi dalla potenza e dal combustibile della caldaia. Analizziamo:- per caldaie a combustibile liquido ( gasolio ) o solido (come
- per caldaie a gas, metano o GPL i controlli si fanno ogni 4 anni se la potenza è tra i 10 e i 100 KW , ogni 2 anni se è superiore a 100 KW.
QUAL E’ IL COSTO DEL BOLLINO BLU PER LE CALDAIE?
Il bollino blu ha un costo che varia da Comune a Comune. Milano e Roma e Bologna, per esempio differiscono parzialmente. Tuttavia il costo si aggira tra i 150 e i 200 euro. Il costo comprende revisione, manutenzione e controllo fumi; anche se, in verità è possibile pagare anche solo il costo del Bollino blu che va dai 30€ ai 70€. Tuttavia, questo è fortemente sconsigliato perché non si ha la garanzia del corretto funzionamento del nostro impianto di riscaldamento, rischiano future multe o pericoli. E’ necessario, inoltre, ricordare che esiste il Bollino blu o il Bollino verde. Essi differiscono per la competenza del controllo e per il costo. Il Bollino verde è di competenza della Regione o della Provincia ed è obbligatorio per i comuni fino a 40 000 abitanti; mentre quello blu è di competenza del Comune, ha un costo decisamente minore ( 9 euro per Roma) ed è obbligatorio per le città con più di 40 000 abitanti.QUALI SONO GLI ANNI DEI CONTROLLI REGIONE PER REGIONE
I controlli di cui abbiamo parlato sono obbligatori in tutta Italia. Tuttavia, ci sono delle differenze tra le regioni per le date previste per i controlli, in quanto non tutte le regioni hanno aderito alla normativa nazionale, la quale sancisce l’obbligo di un controllo ogni 4 anni. Le regioni che vi hanno aderito sono: Friuli Venezia Giulia, Puglia, Calabria, Sardegna, Piemonte, Valle da Osta, Basilicata, Campania ,Sicilia, Trentino Alto Adige, Umbria, Marche e Molise. Lombardia, Toscana, Liguria ed Emilia Romagna non sono invece adeguate alla normativa. In particolare Liguria e Toscana prevedono un controllo ogni 2 anni , invece che ogni 4.
La Lombardia ha stabilito a partire dal 15 Ottobre 2014 che i possessori di impianti termici debbano registrare l’impianto presso il CURIT e occuparsi personalmente di effettuare revisione, manutenzione e controllo fumi e registrare nuovamente i dati presso il CURIT. L’Emilia Romagna invece ha decretato che dal 1 Giungo 2017 chi possiede una caldaia deve registrare il proprio libretto d’impianto presso il CRITER entro il 31 Dicembre 2018. Chi non segue il regolamento viene multato e deve pagare una sanzione compresa tra i 500 e i 3000 euro. Per quanto riguarda invece la città di Roma, se andiamo sul sito Roma Capitale troviamo un articolo che ci spiega che i controlli sull'efficienza energetica delle caldaie sono affidati all' Organismo Ispezioni Impianti Termici. I controlli sono pienamente attivi dal 2019 ed è necessario perciò effettuare i controlli, conservare una copia dei documenti rilasciati dal manutentore e assicurarsi che lo stesso invii i dati all'Organismo Ispezioni Impianti Termici.
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